Un progetto sostenuto dalla Commissione dell’Unione europea (DG “Affari Interni”) e specificamente centrato sulla valorizzazione di beni e aziende sottratte alla mafia, coordinato da Unioncamere con il supporto tecnico operativo di Universitas Mercatorum e la partnership dell’Associazione “Libera” Persone Nomi e Numeri contro le Mafie.
Obiettivi
Il progetto intende agire per l’integrazione/reintegrazione delle vittime della mafia (lavoratori di imprese confiscate, vittime del racket) e potenziali tali (giovani disoccupati/a rischio esclusione) nell’attività lavorativa/produttiva in imprese confiscate (o nate dall’utilizzo /destinazione di beni confiscati), supportando la governance, il consolidamento e la sostenibilità di tali attività economiche nei territori di riferimento. Il progetto mira ad attivare processi e strumenti finalizzati a sviluppare un’imprenditoria alternativa per il mantenimento dell’occupazione legale e il potenziamento di un’occupazione liberata dal vincolo mafioso in grado di prevenire il crimine e contribuire ad evitare che imprese, beni e capitale umano ritornino sotto il controllo della criminalità organizzata.
Articolazione delle attività
Il progetto prevede la sperimentazione in tre aree pilota italiane (Reggio Emilia, Siracusa e Caserta) e in tre aree europee (Belgio, Olanda e Irlanda) di modelli e strumenti di governance territoriale per il riuso dei beni confiscati alle mafie, con la partecipazione di Stakeholder istituzionali: -forze dell’ordine e magistratura, funzionari di prefettura, enti locali, associazioni imprenditoriali, sistema creditizio, organizzazioni della società civile- e imprenditori, neo-imprenditori.
Contatti
Unioncamere Dr. Giuseppe Del Medico – tel 06/47041 Universitas Mercatorum Dr.ssa Patrizia Tanzilli – tel 06/780521
Partner di progetto
Associazione “Libera”
Durata
2012-2014