SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO JM “GENDER EQUALITY AND ELIMINATION OF DISCRIMINATION”
Il corso comprende 38 ore di didattica in modalità videoregistrate e 24 ore di didattica sincrona.
Saranno analizzate le misure adottate a livello europeo in materia di parità di genere, con particolare attenzione alle principali pronunce giurisprudenziali, quelle adottate nell’ordinamento
italiano in attuazione della normativa europea, l’impatto psicologico e organizzativo delle disparità di genere in ambito lavorativo. Il tutto realizzando una comparazione con l’ordinamento spagnolo.
Il corso comprende anche workshop, esercitazioni e seminari aperti agli studenti.
Destinatari:
Il modulo sarà aperto a studenti universitari, sindacalisti, assessori alla parità, manager o imprenditori che sono chiamati a stabilire piani di parità di genere.
Si rivolge a tutti gli studenti universitari di corsi che non prevedono l'insegnamento della materia del diritto dell'Unione europea, nonché a coloro che operano nel mondo del lavoro quali sindacalisti, consulenti per la parità, nonché a soggetti pubblici e privati -dirigenti di settore, soggetti chiamati a redigere correttamente il rapporto biennale sulla situazione del personale, piani obbligatori per la parità nella pubblica amministrazione, azioni positive e certificazione di genere.
DOCENTI DEL CORSO:
• Marco MOCELLA Universitas Mercatorum
• Valentina ANIBALLI Universitas Mercatorum
• Katia FIORENZA Università degli Studi del Sannio
• Mario CERBONE Università degli Studi del Sannio
• Ana Murcia CLAVERÍA Universidad de Valladolid
• María Luisa MOLERO MARAÑÓN Universidad Rey Juan Carlos – Madrid
• Esperti del mondo aziendale e psicologi del lavoro
Per info e iscrizioni scrivere a orientamento@unimercatorum.it o chiamare il nostro numero verde 800 763 631
Il corso è Finanziato dall'Unione Europea. I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia solo quelle degli autori e non riflettono necessariamente quelle dell'Unione Europea o di Universitas Mercatorum. L'Unione Europea e l'autorità erogatrice non possono esserne ritenuti responsabili.