Universitas Mercatorum inaugura il nuovo anno accademico 2023/2024

Si è tenuta oggi, presso Palazzo Venezia, l’inaugurazione del nuovo anno accademico 2023-2024 dell’Universitas Mercatorum, l’Università delle Camere di Commercio Italiane e di Multiversity, primo Gruppo in Italia nel settore dell’Education, alla presenza del Magnifico Rettore dell’Ateneo digitale, Giovanni Cannata, e dei principali rappresentanti delle Istituzioni, del corpo accademico, del personale amministrativo e tecnico nonché delle studentesse e studenti dell’Ateneo.

La cerimonia è stata aperta da Luciano Violante, Presidente di Multiversity, Fabio Vaccarono, Presidente dell’Universitas Mercatorum e CEO di Multiversity e Tiziana Pompei, Presidente Ente Promotore. 

“L’Universitas Mercatorum celebra il suo 18esimo anno di vita con un consolidamento del proprio ruolo nel sistema dell’educazione terziaria italiana. Diciotto anni, gli anni della maturità, che ci trovano pronti a svolgere la nostra missione in una nuova Bauhaus europea alla quale in tanti guardiamo”, ha dichiarato Giovanni Cannata, Magnifico Rettore dell’Ateneo. “La nostra Università concorre alla costruzione del capitale sociale del Paese – ha sottolineato Cannata –, contribuendo a diminuire il deficit di laureati che sovente viene rimproverato all’Italia, avvalendosi della pedagogia speciale dell’educazione digitale, attraverso un corpo docente in costante crescita”. 

La cerimonia si è conclusa con la Prolusione di Stefano Scarpetta, Direttore per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell’Ocse e Professore Ordinario di Politica Economica presso l’Universitas Mercatorum.

Scarpetta, in particolare, ha evidenziato come in un mondo in rapida evoluzione, caratterizzato da molteplici sfide, l'avanzamento dell'intelligenza artificiale necessiti di un cambio di paradigma nel rapporto tra tecnologia e lavoro. È quindi importante fornire ai giovani i giusti strumenti perché possano sviluppare competenze e pensiero critico, integrando principi etici nell'Intelligenza Artificiale. In Italia, il limitato investimento nella formazione ostacola le opportunità per i giovani e impatta negativamente su produttività e crescita. 

“Affrontare queste sfide implica un impegno deciso verso l'investimento nel capitale umano, nonché la creazione di opportunità di lavoro e imprenditoriali per i giovani”, ha commentato Scarpetta. “Allo stesso tempo, è fondamentale rafforzare la collaborazione tra il mondo accademico e quello delle imprese per garantire che le competenze acquisite durante gli studi siano direttamente applicabili nel mondo del lavoro. È fondamentale, inoltre, che i giovani si sentano coinvolti nella vita della società e abbiano la possibilità di contribuire alle decisioni che li riguardano. Solo affrontando in modo olistico questi aspetti, sarà possibile invertire la tendenza attuale e far ritornare l’Italia un Paese per giovani”. 


Contributi

Relazione inaugurale del Magnifico Rettore, Giovanni Cannata

Intervento Fabio Vaccarono, Formazione e competenze nell’era dell’accelerazione della storia

Prolusione, Tornare a essere un paese per giovani del Professor Stefano Scarpetta